Livello cloro piscina, attenzione alle quantità

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Livello cloro piscina: tutte le informazioni.

La quantità giusta di cloro nella nostra piscina è fondamentale per mantenere il più possibile la purezza dell’acqua.

Una quantità sbagliata può causare problemi alla pelle e non garantisce la giusta “igienicità” dell’acqua.

In un articolo di qualche tempo fa abbiamo affrontato la manutenzione generale delle piscine durante tutto il corso dell’anno.

Va ricordato che la clorazione, ossia il trattamento dell’acqua della piscina tramite composti di cloro, non è un procedimento “isolato” rispetto agli altri, ossia misurazione del PH e contrasto delle alghe.

Di recente abbiamo appunto approfondito l’argomento del contrasto delle alghe.

Vediamo ora, nel dettaglio, il procedimento della clorazione.

Una “sostanza velenosa”

In una canzone di qualche anno fa, cantata da un noto gruppo italiano di musica leggera, il cloro viene definito come “una sostanza decisamente velenosa”.

Senza voler fare le pulci alla canzone, vediamo però di approfondire qualche aspetto legato a questo elemento.

Elemento, sì: perché si tratta di un elemento chimico.

Numero atomico 17, il cloro si trova, in natura, principalmente in stato gassoso, sotto forma molecolare (ossia, gli atomi di cloro non “vivono” da soli ma in coppia).

Il suo nome deriva dal greco χλωρός, chloròs, ossia “verde pallido”.

Generalmente è un gas soffocante e velenoso: inoltre, in alcuni composti come HCl (acido cloridrico) è notevolmente aggressivo.

L’acido cloridrico, infatti, è un acido “forte”, ossia un acido particolarmente potente e dannoso e può essere anche letale.

In altri composti, invece, il cloro non è notoriamente “cattivo”.

È il caso, per esempio, di NaCl, cloruro di sodio, ossia il sale da cucina.

Per fare un altro esempio, il cloro si trova anche nell’ipoclorito di sodio, NaClO.

Proprio grazie alle sue proprietà sbiancanti e disinfettanti, il cloro viene utilizzato per garantire la disinfenzione delle piscine.

Quanto ne va messo?

La concentrazione di cloro nell’acqua della nostra piscina deve essere compresa tra 1 e 2 ppm, dove ppm sta per parti per milione.

Ossia, ogni 1000 kilogrammi di acqua (corrispondenti a 1 metro cubo di acqua) devono esserci 1 o 2 grammi di cloro.

Si tratta ovviamente di un dato indicativo, in quanto esso può cambiare a seconda delle caratteristiche dell’acqua. Il livello di cloro si può misurare con appositi tester.

Il livello di cloro va misurato periodicamente, con periodi differenti a seconda dell’utilizzo della piscina: in piscine di uso pubblico, quindi in strutture ricettive e similari, si suggerisce di verificare quotidianamente il livello di cloro.

In piscine private il controllo può essere effettuato anche a maglie più larghe, in quanto è improbabile che in una piscina privata si rechi lo stesso numero di persone che usufruisce di una piscina aperta al pubblico.

Se ci capita di andare in piscina e di vedere un addetto che “traffica” con materiale che ci sembra “particolare”, niente paura: sta semplicemente controllando, tra le altre cose, il livello del cloro.

E magari sta aggiungendo del cloro alla piscina, per garantirne la corretta disinfezione.

Livello cloro piscina, la clorazione ordinaria

La clorazione ordinaria è il processo tramite il quale si mantiene il livello indicato di cloro in acqua, durante l’utilizzo della piscina. Esso si attua dopo aver portato il PH tra 7,2 e 7,6. COME FARE? CLICCA QUI

Come già riferito, la clorazione non è un procedimento isolato: infatti, se non si effettua prima la regolazione del PH allora la clorazione risulterà sballata.

La clorazione ordinaria può essere eseguita tramite cloro in polvere, tramite cloro in pastiglie e anche tramite cloro liquido. La sostanza va riversata negli skimmer o in appositi dosatori.

Cos’è lo skimmer – Nelle piscine tradizionali, quelle cioè in cui il livello dell’acqua non arriva sino all’estremità del bordo in altezza, per garantire la filtrazione e il ricambio dell’acqua si utilizzano gli skimmer, ossia quelle vaschette che si trovano all’interno di speciali pozzetti laterali rispetto alla piscina.

Cos’è il dosatore – È un apposito strumento che invece viene rilasciato in acqua con appunto al suo interno determinate sostanze (come il cloro) che il dosatore stesso ha il compito di dosare e distribuire nell’acqua della piscina.

La quantità, il dosaggio e la frequenza con cui effettuare il trattamento di cloro dipende dipendono da diversi fattori, ossia:

  • dimensioni della piscina e metri cubi d’acqua;
  • frequenza di utilizzo della piscina;
  • numero di bagnanti nella piscina;
  • temperatura dell’acqua e dell’aria;
  • sistema di filtrazione;
  • presenza o meno di piogge

L’indicazione generale è di utilizzare 1 o 2 grammi di cloro per metro cubo di acqua. In ogni caso, il trattamento con il cloro varia a seconda delle indicazioni riportate sul prodotto che si utilizza.

Livello cloro piscina, la clorazione shock

La clorazione shock è una procedura che va eseguita all’inizio della stagione estiva, o comunque all’inizio della stagione di utilizzo della piscina e alla fine della stagione di utilizzo della piscina.

In parole povere, essa consiste nel riversare nell’acqua della piscina una maggiore quantità di cloro rispetto allo standard indicativo del quale abbiamo parlato in precedenza.

La quantità suggerita da aggiungere di cloro, in questo caso, è orientativamente di 300-400 grammi di prodotto ogni 10 metri cubi di acqua.

Praticamente, nettamente superiore rispetto alla quantità “normale” da riversare in piscina per il mantenimento ordinario del livello di cloro.

L’eco shock

Tale procedura si può mettere in atto anche con prodotti non a base di cloro: in questo caso parleremo di eco shock e non di clorazione shock, anche se lo scopo ultimo è lo stesso, ossia “avviare” oppure “chiudere” la piscina.

L’eco shock è attuabile, per esempio, anche con prodotti a base di ossigeno liquido.

In questo caso, però, il loro utilizzo è indicato prettamente per uso professionale: ossia, è un prodotto non indicato per l’eco shock di una piscina domestica.

Naturalmente, il trattamento eco shock va eseguito quando c’è totale assenza di cloro attivo nell’acqua della piscina.

Livello cloro piscina, cosa fare

Come abbiamo visto, non si tratta di operazioni complicate.

Tuttavia, se preferite, è possibile in ogni caso rivolgersi a esperti per la manutenzione della piscina.

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